26
feb.

Ricevo e pubblico (in Italiano per una volta) il Diario di un Kite Safari di un mio kiter che è venuto l’anno scorso in viaggio con noi. Buona lettura!

Diario di un Kite Safari in Egitto

Finita l’estate, mi era rimasta ancora voglia di kite, e con 9 giorni di vacanza rimasti (5 giorni lavorativi e due weekend), avevo deciso di fare un viaggio dedicato a questa mia passione. Conosco da tempo Roberto ed i ragazzi di Sick Dog (www.sickdogsurf.com/it), che organizzano da parecchi anni viaggi kite in barca in Egitto. Li chiamano Kite Safari perchè è un viaggio itinerante, ci si sposta con la barca e si raggiungono diversi spot per fare kite nella settimana.

La cosa divertente è che si vive nella barca (che è piuttosto grande), assieme ad altri appassionati di kitesurf. Per me che viaggio prevalentemente da solo sembrava un’ottima occasione per conoscere nuove persone e fare un mucchio di kite. Contatto quindi Sick Dog, e mi confermano che hanno un kite safari a Ottobre (parliamo del 2021). Devo solo trovare un volo per Hurghada, Egitto, e loro pensano a tutto il resto.

DAY 1

Atterro a Hurghada ed incontro all’ arrivo Mou, il ragazzo che gestisce i transfers dall’aereoporto, un simpatico egiziano che in maniera piuttosto efficiente carica i miei bagagli sul mini bus che mi porterà alla barca. Arrivati alla new marina di Hurghada, mi rendo conto che la nostra barca, oltre che piuttosto bella, è anche molto grande (più di quello che immaginavo) – è uno yacht lungo quasi 40 metri, che può ospitare 20 persone, più tutto l’equipaggio della barca. Roberto mi accoglie in barca e mi fa vedere la mia cabina dove faccio conoscenza con Michael, un ragazzo svedese che sarà la mia nemesi scacchistica per tutto il viaggio (entrambi siamo appassionati di scacchi, oltre che di kite).

Il resto del gruppo arriva alla spicciolatà, è un viaggio molto internazionale, anche se non solo l’unico italiano, oltre a Roberto, il nostro kite tour leader, c’è una coppia di Milano piuttosto simpatica. Sono però un po’ provato da viaggio, e decido di rimandare le presentazioni, dopo la cena in barca vado in cabina. Domani mattina partenza per il primo kite spot!

DAY 2

Ci muoviamo la mattina prestissimo dal porto di Hurghada, direzione Abu Mungar. C’è vento, e la leggera brezza ci mette di buon umore. Siamo pronti all’azione, ma prima una buona colazione per fare il pieno di energia Arriviamo in mezz’ora ad Abu Mungar, un piccolo isolotto nel mezzo del Mar Rosso, carichiamo tutti i kite sui nostri tender e andiamo in spiaggia. Il team di Sick Dog ci da una mano a preparare tutta l’attrezzatura, e in men che non si dica siamo tutti in acqua, dove resteremo per tutto il giorno (senza dimenticare una fondamentale pausa pranzo). Salto parte della sessione pomeridiana, per poi fare una sessione finale al tramonto. Inizio anche a fare conoscenza con tutto il resto del gruppo, siamo in 20, da tutta Europa (Germania, Norvegia, Svezia e Ungheria), oltre ad una ragazza dalla Nuova Zelanda, Mia, che sarà una delle persone con cui più legherò in questo viaggio. Conosco anche Sotwa, che si dimostrerà essere uno dei migliori beach boys che abbia mai visto in azione. Passiamo la prima notte ancorati ad Abu Mungar.

DAY 3

Come Roberto ci aveva preannunciato, ci sarà una early morning session prima di colazione, quindi per chi si sente in forma, sveglia alle 5:45! Non me la faccio mancare, e ci alziamo in 10. Nonostante l’ora, l’acqua è piuttosto calda (il Mar Rosso è il mare più caldo al mondo), essere in acqua all’alba è un buon modo di iniziare la giornata. Torniamo in barca alle 8:30 per la colazione, un piccolo riposo per poi tornare spiaggia per il resto della sessione mattutina. Durante il pranzo ci spostiamo verso Tawila, che mi dicono essere uno degli spot migliori nel Mar Rosso. E’ effettivamente stupendo, acqua turchese ed una laguna con un mucchio di spazio per tutti. Abbiamo anche due principianti completi a bordo, che seguiti da Roberto, hanno iniziato il loro percorso kite. Passiamo tutto il giorno a tawila, e dormiamo qui, prima però una birretta sul main deck.

DAY 4

Tawila ci piace molto, e decidiamo di restare tutto il giorno, ci sposteremo domani. Il vento è ottimo, e le condizioni in acqua piatta sono perfette. Sto migliorando, visto che effettivamente facciamo un mucchio di kite. La sera del Day 4 finirà per essere una delle più movimentate, mettiamo un po di musica ed andiamo avanti fino alle 2 di notte a bere e ballare, per finire il tutto con un bagno notturno.

DAY 5

La barca si sposta all’alba, mentre ancora dormiamo, verso Geysum, un altro spot molto bello più a Nord rispetto a Tawila. Oggi il vento è più leggero, e dopo la sessione mattutina a Geysum decidiamo di spostarci a Gubal per dello snorkeling. Siamo molto fortunati, e ci ritroviamo a nuotare con un gruppo di delfini! Il Mar Rosso è uno dei posti migliori al mondo per il diving e lo snorkeling, e la sua fama è sicuramente meritata. Dopo lo snorkeling andiamo ad Asharafi, dove dormiremo pronti per il prossimo giorno. Il capitano della barca decide di insegnarci a pescare calamari, con risultati non entusiasmanti (un calamaro pescato in due ore).

DAY 6

Partiamo da Asharafi all’alba per un downwind fino a Geysum. 2 ore di downwind con la barca a supporto, piuttosto semplice ma comunque stancante, sopratutto per chi è alle prime armi, visto che ci sono onde fra le due isole ci vuole della tecnica. Passiamo il resto del giorno a Geysum con tutto il gruppo, i principianti iniziano le prime partenze, mentre tutti gli altri sono sensibilmente migliorati. Anche i miei salti sono più stilosi (mi sono visto in foto e non sono niente male).

DAY 7

Ultima sessione mattutina a Geysum pranzo ed è ora di tornare alla marina di Hurghada, dove arriveremo al tramonto. La sera ci dedichiamo ad esplorare la città di Hurghada, proviamo un ristorante tipicamente egiziano e passiamo la serata in uno shisha bar. Torniamo in barca non troppo tardi per un ultimo drink a bordo, siamo stanchi ma felici.

DAY 8

Il mio volo è nel primo pomeriggio, quindi ho tutto il tempo di svegliarmi con calma, prepararmi e salutare tutti. Mou viene in barca a recuperare i miei bagagli, ed è già ora di partire. Mi mancherà questa barca che mi ha fatto da casa per una settimana. E mi mancherà l’atmosfera che si respirava a bordo. Ho comunque conosciuto molte persone interessanti, e ci siamo lasciati con la promessa che torneremo prima o poi per un altro kite safari…